Inclusione Sociale
Progetto aperto

Coltivare legalità

Dal recupero dei terreni confiscati alle mafie alla conversione dei territori in realtà agricole sostenibili

Fondazione De Agostini conosce e sostiene dal 2014 l’associazione di solidarietà famigliare Una Casa Anche Per TE (U.C.A.P.Te), con il progetto Pantonoikia – la casa di tutti.

U.C.A.P.Te, dal 2000, aiuta famiglie, adulti e minori in difficoltà attraverso percorsi educativi e di inclusione lavorativa, gestendo nel milanese anche diversi beni confiscati alla criminalità organizzata presso i quali accoglie persone fragili. Parallelamente, l’associazione svolge un lavoro fondamentale di sensibilizzazione della popolazione locale e delle realtà – istituzionali e non – presenti sul territorio, coinvolgendole nei loro progetti sociali.

Nel 2016 U.C.A.P.Te dà vita alla Cooperativa Agricola Sociale Madre Terra  –per offrire opportunità di formazione e di inserimento lavorativo agli ospiti delle sue comunità – che realizza progetti di agricoltura attenti alla preservazione del territorio, alla cura dell’ambiente e della persona nella sua globalità. Le competenze generali e specifiche che le persone qui acquisiscono consentono a tutti esperienze lavorative che si traducono poi in contratti di lavoro, per alcuni di essi presso la cooperativa stessa di cui possono diventare soci.

Nel corso degli ultimi tre anni centinaia di giovani hanno potuto partecipare a momenti formativi di sensibilizzazione sul tema dell’agricoltura sociale, della produzione con metodo biologico e della lotta al caporalato.

Nel gennaio 2022 l’ANBSC (l’Agenzia nazionale per l’amministrazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata) concede fino al 2032 alla Coop Madre Terra un appezzamento di terreno di circa un ettaro in via Quintosole a Milano, confiscato a un clan mafioso nel 2013 e rimasto purtroppo in stato di abbandono per circa dieci anni.

Il progetto Coltivare Legalità – sostenuto dalla Fondazione De Agostini insieme con la Fondazione di Comunità Milano e le istituzioni cittadine – intende trasformare il terreno confiscato in una realtà agricola sostenibile in termini economici, sociali e ambientali, e che si configuri come polo di cittadinanza attiva e luogo di condivisione e diffusione di una cultura del riutilizzo sociale dei beni sottratti alla criminalità organizzata.

Il progetto prevede la realizzazione di un orto produttivo di 8.000 m² e di un Healing Garden (giardino terapeutico) di 2.000 m² per la produzione di erbe aromatiche e piante officinali con finalità didattiche e sociali. La start up dell’iniziativa, della durata di un anno, ha come primo obbiettivo l’implementazione dell’attività agricola-produttiva di Madre Terra e l’attivazione di tre borse lavoro per altrettanti giovani in condizioni di svantaggio In un secondo tempo sono previsti percorsi di educazione alla legalità, alla giustizia sociale e al consumo consapevole che coinvolgano in forme diverse cittadini e scuole del territorio. Venti studenti degli istituti superiori, inoltre, saranno coinvolti in percorsi PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento) e seicento alunni della scuola primaria potranno utilizzare la fattoria didattica per iniziative, giornate e momenti di esperienza, condivisione e consapevolezza. La Coop intende, infatti, replicare anche a Quintosole tutte le attività possibili di sensibilizzazione, per la creazione di una rete allargata a sostegno dell’attività produttiva.

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