La cultura del lavoro: il laboratorio ergoterapeutico
Guidare l’orientamento lavorativo di ragazzi svantaggiati
La Cooperativa Sociale Arimo nasce nel 2003 da un gruppo eterogeneo di persone già impegnate in ambito sociale: educatori, insegnanti, sociologi, artisti, ricercatori, operatori sociali, formatori e professionisti che decidono di condividere esperienze e riflessioni nel di dare nuove risposte al problema del disagio e della devianza minorile.
Arimo gestisce oggi tre comunità educative, due maschili e una femminile, alcuni alloggi per l’autonomia, laboratori professionali di falegnameria e orto-floro-vivaismo.
Ai ragazzi e ai giovani accolti nelle comunità viene proposto un cammino innovativo per affrontare le problematiche legate al passaggio alla vita adulta, che pone al centro l’individualità del singolo con le proprie complessità emotive, relazionali e sociali.
Nei progetti educativi personalizzati particolare importanza assume l’orientamento e l’accompagnamento all’inserimento lavorativo, presupposto irrinunciabile per affrontare un percorso di autonomia. Ciascun ragazzo viene aiutato a maturare una scelta professionale consapevole e desiderata, supportata da verifiche puntuali sulla sua tenuta del all’interno del percorso lavorativo che ha scelto e sulla reale richiesta del mercato del lavoro.
In questo quadro nasce il progetto del laboratorio ergoterapeutico propedeutico con Maestro di lavoro, pensato per quei ragazzi che, a causa delle particolari condizioni di deprivazione e disagio, non sono in grado al momento dell’inserimento in comunità di sostenere un percorso di orientamento e bilancio attitudinale.
Per loro, mediamente una decina all’anno, è necessario un periodo di osservazione e scoperta delle risorse personali, e di apprendimento di tutte le regole di base indispensabili per un approccio consapevole al mondo del lavoro (rispetto degli orari e delle regole, rapporto con il superiore e con i compagni di lavoro, responsabilità rispetto al proprio compito).
Nel laboratorio pre-orientativo i ragazzi potranno sperimentare, seppur in un contesto protetto, attività diverse e aprire uno spazio di immaginazione rispetto alle proprie attitudini, acquisire le regole basilari del rapporto lavorativo, misurarsi con clienti e fornitori, progettare il lavoro.
La molteplicità di attività proposte sarà per i ragazzi uno stimolo costante al fare, al mettersi in gioco, a conoscere i propri punti di forza e a colmare le proprie lacune. Colloqui settimanali con gli educatori consentiranno di verificare difficoltà e potenzialità.
Per rendere più efficace il modello educativo, il Maestro di lavoro intraprenderà un percorso formativo sia per rafforzare le proprie competenze ergoterapeutiche, sia per affinare il lavoro in team con gli educatori .
La Fondazione De Agostini sostiene i costi della sperimentazione per il primo anno di attività.