OrientaMente – vincitore della quarta edizione di «1+1=3 Insieme per un progetto sociale»
Un progetto di Sartoria Sociale per l’empowerment femminile
L’Associazione OrientaMente dal 2015, a Novara, si impegna a ridurre il disagio sociale e psicologico delle famiglie in difficoltà, a contrastare la povertà educativa, a supportare la genitorialità e a favorire l’inclusione e il successo scolastico dei minori. Attraverso progetti e attività di partecipazione e integrazione, coinvolge famiglie e giovani in condizioni di vulnerabilità culturale, sociale ed economica, stranieri, famiglie in difficoltà educativa e persone con disabilità.
Collabora inoltre con le scuole e i servizi sociali del territorio, offrendo formazione a insegnanti, educatori e operatori su temi specifici grazie a un team di psicologi, tutor esperti e in formazione, tecnici, per educatori e volontari. Dal 2016 l’Associazione è partner del Comune di Novara per la progettazione e realizzazione di attività presso vari spazi.
Dal 2018 OrientaMente ha proposto un’attività laboratoriale dedicata alle donne-mamme disoccupate in carico ai servizi sociali, per affiancarle in un percorso di bilancio di competenze e offrire concrete possibilità formative spendibili nel mondo del lavoro. È nato così un primo laboratorio sartoriale: BabelLab.
Questa esperienza ha evidenziato fin da subito il suo grande valore e le sue potenzialità. Per questo OrientaMente ha scelto di trasformare il laboratorio in un progetto stabile, dando vita alla Sartoria Sociale: uno spazio di incontro e crescita in cui donne provenienti da culture e contesti diversi possono condividere esperienze, rafforzare la propria autostima e sviluppare competenze sartoriali utili a costruire nuove opportunità di autonomia personale, sociale e lavorativa. Un percorso che promuove non solo l’integrazione, ma anche l’empowerment di ogni donna, valorizzandone il talento e la capacità di reinventarsi.
Fondazione De Agostini sosterrà questa realtà e la sua iniziativa sull’empowerment femminile per un anno, potenziando le attività di laboratorio grazie ad ore aggiuntive del tecnico/tutor, dello psicologo, all’acquisto di materiale di consumo e al finanziamento di due tirocini di inclusione sociale destinati alle donne più competenti.