Inclusione Sociale
Progetto aperto

QuattroPuntoZero

Recupero e promozione dell’artigianato artistico e tradizionale nel centro storico di Palermo attraverso il modello di una Scuola diffusa

Massimo Valsecchi fonda nel 2018 l’associazione Palermo Mediterranean Gateway, di cui è presidente, sulla scia dell’esperienza rigenerativa avviata a Palazzo Butera, nello storico quartiere della Kalsa a Palermo. Dopo il sapiente restauro, Palazzo Butera è oggi sede della Collezione Francesca & Massimo Valsecchi, ma è anche un laboratorio aperto alla città che utilizza la cultura, l’arte, le scienze e la storia come catalizzatori di sviluppo sociale.

Il progetto “QuattroPuntoZero” – che si avvale di un forte partenariato locale in grado di mobilitare connessioni e interlocutori, nazionali e internazionali – mira, attraverso un modello di “Scuola diffusa”, a promuovere l’artigianato tradizionale e le lavorazioni artistiche nel centro storico di Palermo.

L’intenzione è quella di realizzare una scuola i cui laboratori, gli spazi formativi e gli stage siano distribuiti sul territorio, sia per valorizzare atelier, officine e botteghe già esistenti, sia per recuperare arti e mestieri tradizionali – come il restauro artistico, la cura dei giardini storici, la produzione di ceramiche e complementi di arredamento – reinterpretandoli in chiave innovativa.

Beneficiari di “QuattroPuntoZero” sono, in forma diretta, 300 giovani e adulti in stato di fragilità sociale e in difficoltà nell’esprimere il proprio talento e le proprie vocazioni artigianali, e 50 tra Maestri d’arte e artigiani locali di pratiche e produzioni a forte rischio di scomparsa. In forma indiretta, invece, c’è il coinvolgimento della comunità locale attraverso laboratori educativi, visite guidate, incontri con artisti e artigiani, finalizzati alla sensibilizzazione e all’educazione alla bellezza e al dialogo tra generazioni: duecento persone tra genitori, ragazzi e bambini di famiglie residenti nel centro storico di Palermo.

I percorsi formativi sono caratterizzati da strutture modulari e soglie di accessibilità diverse.  La proposta prevede corsi intesivi (80 ore), laboratori (40 ore) e workshop (24 ore) con contenuti pratico-teorici dal differente livello di approfondimento.

Per favorire l’accessibilità al progetto anche da parte dei soggetti più deboli saranno attivate in tre anni 20 borse di studio semestrali per la frequenza ai corsi e ai workshop; il finanziamento di 7 inserimenti lavorativi presso botteghe artigiane e l’accompagnamento di almeno 30 percorsi auto-imprenditoriali.

A queste forme di sostegno si può avere accesso a seguito di un colloquio individuale per capire bene le competenze, le motivazioni e la possibilità di sviluppo e crescita professionale nel futuro. Le borse sono assegnate sulla base del merito e della frequenza ai percorsi formativi attivati dal progetto.

Oltre al partenariato locale il progetto può contare su di una ampia rete di donatori, tra questi: Fondazione CON IL SUD, Mon Soleil Fondazione, Fondazione Peppino Vismara, Università di Roma LUMSA, Enel Cuore Onlus.

La Fondazione De Agostini sostiene QuattroPuntoZero nei primi tre anni di attività, attraverso il finanziamento di borse di studio.

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