Disabilità
Educazione/Formazione
Progetto concluso

Scienzabile

Un progetto innovativo di scoperta ed esplorazione di un museo, pensato per bambini con bisogni speciali

Scienzabile (4762)

Il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia «Leonardo da Vinci» (MUST), che nel 2013 festeggia i 60 anni di attività, è il più grande museo tecnico-scientifico in Italia e uno dei maggiori d’Europa. Ogni anno accoglie 400.000 visitatori ed è frequentato da 4.000 gruppi scolastici. Tutta la struttura è accessibile alle persone con disabilità per le quali è prevista la gratuità dell’ingresso anche per l’accompagnatore.

Il programma culturale e l’offerta educativa per le scuole sono fruibili da tutti i visitatori ma, attualmente, il museo non è dotato di percorsi, strumenti e risorse adatte a supportare l’esperienza museale dei bambini con disabilità.

L’abilità onlus, è un’associazione milanese che dal 1998 opera in favore del bambino con disabilità, offrendo sostegno competente ai suoi genitori e promuovendo una cultura più attenta ai diritti di questi bambini. Con essa la Fondazione De Agostini ha sostenuto due importanti progetti per la Città di Milano: L’officina delle abilità e La casa di L’abilità.

Dalla partnership tra MUST e L’abilità onlus nasce “Scienzabile – inclusione e gioco tra scienza e disabilità”.

I due enti hanno costruito un progetto innovativo che mette al centro il bambino con disabilità, le attività museali, la scuola e la famiglia. Nasce quindi un percorso di inclusione sociale su più livelli che può diventare un modello d’eccellenza esportabile in altri contesti nazionali o internazionali con risultati attesi di grande impatto culturale.

È un progetto ideato per bambini con bisogni speciali tra i 6 e i 10 anni – in particolare per bambini con ritardo mentale, con disturbo pervasivo di sviluppo/autismo, con pluridisabilità  (intellettiva e motoria) – ma fruito da questi insieme ai genitori nel week end e nei periodi festivi; alle classi della scuola primaria in cui sono inseriti; in gruppi organizzati con i loro accompagnatori.

La sperimentazione prevede lo studio, lo sviluppo e la realizzazione di attività e di risorse rivolte ai bambini con disabilità che visiteranno il Museo attraverso esperienze di scoperta ed esplorazione del suo patrimonio storico e dei laboratori interattivi.

Per la migliore fruibilità del museo e dei laboratori, grande attenzione sarà posta agli strumenti e alle attività che, adeguati alle diverse patologie, utilizzeranno strategie e metodiche di comunicazione ad hoc (immagini, fotografie, simboli). Un kit per l’accoglienza a disposizione degli insegnanti per preparare il bambino con disabilità alla visita del museo, e il Quaderno di Esplorazione di supporto ai genitori, appositamente progettati e realizzati, saranno disponibili e scaricabili dal sito del MUST.

Fondamentali per la mediazione e la comprensione delle diverse proposte saranno gli animatori scientifici, figure già in organico al MUST; accompagneranno il bambino con disabilità, in visita con la sua classe scolastica o con i genitori, in percorsi all’interno delle sezioni storiche e nei laboratori interattivi legati ai temi dei trasporti ferroviari, navali e aerei, dell’alimentazione, dei materiali, delle bolle di sapone.

La formazione di questi facilitatori – che sarà a cura di L’abilità – consentirà, unitamente alla progettazione e alla realizzazione degli strumenti e alla messa in opera di risorse umane più competenti, di arrivare a un’offerta culturale permanente. Infatti al termine della fase sperimentale, che avrà una durata di 20 mesi e sarà sostenuta dalla Fondazione De Agostini, la nuova offerta educativa rientrerà nei servizi permanenti del museo con un impegno del MUST e di L’abilità nel proseguire la collaborazione e le attività.

Il monitoraggio sarà sia in itinere sia finale e utilizzerà strumenti diversi (questionari per insegnanti e famiglie, interviste e focus group con gli animatori scientifici) per una valutazione qualitativa, in termini di gradimento, in termini numerici. Un report finale consentirà di individuare anche le buone prassi per esportare il modello in altri contesti museali.

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