Inclusione Sociale
Progetto concluso

Il luppoleto di Madre Terra

Sostenere lo sviluppo e il consolidamento delle attività di una nuova realtà sociale cooperativa

Madre Terra è una Cooperativa Agricola Sociale nata nel 2016 per realizzare un progetto di inclusione e inserimento lavorativo per persone con disagio e fragilità, che concepisce la coltivazione della terra non solo come attività di produzione e cura dell’ambiente, ma anche come modo per far crescere il senso di responsabilità e l’impegno di chi è coinvolto nel progetto.

L’attività agricola ha avuto inizio su due ettari di terreno di proprietà di dell’associazione Una casa anche per te Onlus (U.C.A.P.Te) – attiva dal 2000 sul territorio milanese in servizi di accoglienza per minori e nuclei familiari in condizioni di grave disagio, e che la Fondazione De Agostini ha sostenuto nel 2014 attraverso il progetto “Pantonoikia-la casa di tutti”– presso la Località La Cascinetta di Zinasco Vecchio (PV), dove hanno sede le due comunità Casa Homer e Casa Ombretta, e la stessa Madre Terra.

Nel 2017, sempre a Zinasco, la Cooperativa ha acquisito in comodato un altro ettaro, e quest’anno altri 17.000 m² presso la Cascina Sant’Alberto di Rozzano (MI), al’interno del Parco Agricolo Sud Milano.

Con l’Università di Pavia – Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente è nato un percorso condiviso di sostegno alla biodiversità, attraverso la coltivazione di cultivar antiche.

La Cooperativa produce ortaggi e frutta coltivati con il metodo biologico, e conserve, destinati all’autoconsumo e alla vendita attraverso la rete dei Gruppi di Acquisto Solidale (GAS), un mercato settimanale presso la Cascina Sant’Alberto e la distribuzione nell’Emporio della Solidarietà di Cesano Boscone (MI), oltre alla vendita online. Una Bottega dei Sapori che proporrà i prodotti della Cooperativa, sarà presto aperta presso la Libera Masseria di Cisliano (MI), un bene confiscato alle mafie nel 2014 e gestito da U.C.A.P.Te.

Per consolidarsi e ampliare la propria attività, Madre Terra ha intrapreso la produzione e la trasformazione del luppolo: in Italia, infatti, il successo della birra artigianale costringe i birrifici a importare il luppolo dall’estero, dato che il prodotto nazionale non è sufficiente

Il lavoro in rete attivato dalla Cooperativa in questi primi due anni ha promosso l’incontro con dei birrifici artigianali del territorio, dando quindi l’input per la nuova tipologia di coltivazione.

Sono stati così avviati i lavori per l’istallazione del luppoleto e per l’adeguamento dei locali che ospiteranno il laboratorio di essiccazione, fermentazione e confezionamento del prodotto.

Il dinamico sviluppo che Madre Terra sta vivendo necessita ora di una figura professionale che segua l’espansione della cooperativa e la promuova in modo efficace.

La Fondazione De Agostini ha scelto di sostenere i costi dell’operatore per i primi diciotto mesi di attività, l’impianto del luppoleto, l’adeguamento del laboratorio e l’apertura della Bottega.

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