Inclusione Sociale
Progetto concluso

OLTRE – Un lavoro per tutti

Favorire l’inserimento lavorativo di donne svantaggiate e giovani con disabilità

Oasi Federico è l’associazione di Belvedere Marittimo, in provincia di Cosenza, con cui la Fondazione De Agostini ha realizzato nel 2010 il progetto Dal gioco al lavoro.

Da sempre impegnata nel sostegno di persone con disabilità o disagio di diversa natura, gestisce, tra gli altri, due centri diurni per persone con disabilità e una comunità di accoglienza per ragazze madri e donne vittime di violenza.

Nel 2013 l’associazione si è mossa per realizzare una Cooperativa Sociale di tipo B col fine di favorire l’inserimento lavorativo di donne svantaggiate e giovani con disabilità a rischio emarginazione sociale, in un territorio con una forte carenza di imprenditorialità e con una presenza criminale diffusa.

Nasce così “OLTRE – Un lavoro per tutti” – che come tutti i progetti di Oasi Federico si ispira agli insegnamenti psico-pedagogici di San Luigi Guanella – a sostegno di ragazze madri, donne in difficoltà e vittime di violenza  ospiti di Casa Chiara, comunità di accoglienza nel comune di Cetraro (Cs), e di ragazzi con disabilità che usufruisco dei servizi del Centro Diurno Socio-Riabilitativo di Belvedere Marittimo.

La Cooperativa OLTRE svilupperà tre rami di impresa: «Mani di Seta»,  laboratorio di sartoria e tessitura;  «Mani di Terra», produzione da forno per celiaci e laboratorio di trasformazione di prodotti tipici locali; servizio di pulizia locali e cura di spazi verdi privati e pubblici.

Oasi Federico ha attivato una serie di utili relazioni a livello locale, regionale e nazionale per strutturare una rete di clienti che assicurino la sostenibilità della cooperativa: Gruppi di Acquisto Solidale,  mense aziendali,  Istituti Religiosi, Enti Local, ecc. Attraverso l’apertura di uno spaccio aziendale con vendita al dettaglio,la clientela potrà essere anche locale e turistica.

La Fondazione De Agostini sostiene la nascita della cooperativa, il costo degli educatori/formatori e alcune borse lavoro.

Il progetto è sostenuto anche dalla Caritas Italiana, della Fondazione CARICAL , dal Comune  di Cetraro  che partecipa con la concessione in comodato d’uso trentennale dell’immobile sede del servizio.

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