Novara, 7 febbraio 2024 – È partita a Novara la quarta edizione del progetto compiti@casa, nato nel 2020 dalla collaborazione tra Fondazione De Agostini e Università degli Studi di Torino per contrastare la povertà educativa e sostenere nello studio gli studenti delle scuole secondarie di primo grado con difficoltà di apprendimento e in situazioni di svantaggio sociale.
Da quest’anno l’iniziativa può contare anche sul sostegno di Fondazione Comunità Novarese onlus, che si affianca a IGT e a Fondazione Alberto e Franca Riva, già partner dell’iniziativa. Il progetto riparte anche a Milano, Torino, Roma, Napoli e Palermo, confermando la propria dimensione nazionale.
Compiti@casa offre sostegno nell’apprendimento delle materie umanistiche e scientifiche affiancando gli alunni nello studio pomeridiano attraverso incontri a distanza con gli studenti universitari nel ruolo di tutor.
I tutorati sono tenuti dagli studenti dell’Università degli Studi di Torino, selezionati tramite un apposito bando, opportunamente formati e remunerati dall’Università, con un rapporto tutor/alunni di 1:2 e in taluni casi 1:1. Giovani figure di riferimento che, in un’ottica di peer education, non solo portano novità in termini di metodologie e contenuti, ma sono capaci di accorciare le distanze comunicative e di amplificare gli effetti del supporto a distanza, facendo leva sulla costruzione di un rapporto di fiducia e reciprocità.
Le scuole novaresi che hanno aderito a questa quarta edizione di compiti@casa sono I.C. Bottacchi, I.C. Rita Levi Montalcini, I.C. Bellini, che hanno già sperimentato i benefici di questa proposta negli anni scorsi, e I.C. Giovanni XXIII di Arona, che partecipa per il primo anno grazie al sostegno di Fondazione Comunità Novarese onlus.
Nel territorio novarese questa edizione di compiti@casa coinvolgerà 100 studenti che frequentano le classi prima e seconda delle scuole secondarie di primo grado.
Dal 2020 al 2024, compiti@casa ha sostenuto 920 studenti di 6 città: Novara, Milano, Torino, Roma, Napoli e Palermo, coinvolgendo 10 istituti comprensivi, 460 tutor universitari con oltre 27.200 ore di supporto allo studio erogate.
Gli istituti scolastici diventano soggetti attivi segnalando i ragazzi in difficoltà attraverso i docenti che, a loro volta, vengono coinvolti in un percorso di formazione e di verifica dell’iniziativa. Anche le famiglie partecipano, attraverso la sottoscrizione di un patto formativo con la scuola di appartenenza, la Fondazione De Agostini e l’Università di Torino.
Le attività sono svolte a distanza utilizzando una piattaforma digitale progettata dal team della professoressa Marina Marchisio Conte, Ordinario di Matematiche Complementari dell’Università degli Studi di Torino che mantiene il ruolo di coordinamento scientifico del progetto.
Chiara Boroli, Presidente di Fondazione De Agostini, ha dichiarato: “Il progetto compiti@casa, nei quattro anni in cui è stato promosso, è stato accolto con grande entusiasmo da tutti gli attori protagonisti e per quanto riguarda gli studenti, in particolare, ha dato riscontri molto positivi sia dal punto di vista dell’apprendimento sia della crescita umana. Con questo accompagnamento allo studio abbiamo infatti riscontrato negli alunni un aumento dell’autostima, della fiducia in sé e una partecipazione più attiva in classe, oltre che un miglioramento effettivo dei risultati scolastici. Accogliamo con soddisfazione l’adesione all’iniziativa da parte di una nuova scuola nella provincia di Novara, grazie al sostegno della Fondazione Comunità Novarese onlus che ha scelto compiti@casa per aiutarci nella prevenzione delle situazioni di fragilità a rischio dispersione scolastica”.
“Abbiamo deciso di aderire a questo progetto – commenta il Prof. Davide Maggi, Presidente di Fondazione Comunità Novarese onlus – rendendo possibile l’inclusione di un nuovo istituto sul territorio novarese perché crediamo fermamente che la povertà educativa sia uno dei principali fattori responsabili della crescita delle disuguaglianze sociali. Il disagio economico si traduce, spesso, in divario educativo conducendo le ragazze e i ragazzi in un circolo vizioso spiacevole e pericoloso. Fin dall’inizio, questa Consigliatura si è spesa per attivare e partecipare a iniziative in favore dei più giovani e, a nostro avviso, lo studio è davvero il primo elemento che aiuta ad acquisire autonomia e incide sul percorso di vita. Di questo progetto abbiamo, inoltre, apprezzato la metodologia del tutoraggio da parte degli universitari poiché lo riteniamo uno strumento efficace per coinvolgere gli studenti e renderli i primi appassionati attori del proprio futuro”.