Martedì 30 maggio, presso l’Aula Magna del Campus Luigi Einaudi dell’Università degli Studi di Torino, si è tenuto l’evento conclusivo della terza edizione di compiti@casa, …

compiti@casa
Un progetto di accompagnamento allo studio a distanza per contrastare la fragilità educativa e la dispersione scolastica

La fragilità educativa è uno dei principali fattori che produce diseguaglianze, nonché uno degli aspetti più gravi della povertà culturale nei minori. Negazione del diritto allo studio ma anche carenza di occasioni educative influiscono sulla crescita dei ragazzi: situazioni economiche difficili non offrono le stesse opportunità di realizzazione personale e di successo scolastico accessibili in ambienti protetti o economicamente migliori. In questo contesto l’emergenza sanitaria legata alla pandemia da COVID-19 ha aggravato ulteriormente le diseguaglianze di base, a cui si sono sommate le difficoltà che la didattica a distanza (DAD) ha generato.
Il progetto
In una logica di contrasto alla fragilità educativa e alla dispersione scolastica, nasce nel 2020 compiti@casa, un progetto promosso dalla Fondazione De Agostini in collaborazione con l’Università degli Studi di Torino, e rivolto agli studenti della scuola secondaria di primo grado con difficoltà di apprendimento, poca autonomia, scarsa motivazione nello studio e spesso con svantaggio socioeconomico. Problemi avvertiti maggiormente nelle scuole delle zone periferiche delle città, soprattutto nei quartieri con problemi di disagio giovanile e a forte caratterizzazione multietnica.
Il progetto offre un sostegno nell’apprendimento delle materie umanistiche, della matematica e delle discipline scientifiche mediante un’attività di studio pomeridiano affiancato da studenti dell’Università in qualità di tutor. La vicinanza d’età tra studenti della scuola e tutor permette che si crei un rapporto di fiducia e stima reciproca. Le attività sono realizzate a distanza utilizzando una piattaforma digitale progettata e sviluppata dall’Università degli Studi di Torino per videolezioni in sincrono e per la condivisione di contenuti interattivi. Tutti gli appuntamenti si svolgono in rapporto uno a due (un tutor universitario/due alunni) oppure uno a uno, a seconda delle necessità, e sono condotti da studenti universitari selezionati tramite un bando e opportunamente preparati attraverso un percorso di formazione. La finalità è quindi quella di sostenere e accompagnare allo studio gli alunni in difficoltà con un’azione educativa mirata, con l’utilizzo di metodologie innovative e strumenti digitali, e con tutor giovani, motivati e preparati che, in un’ottica di peer education (cioè un’educazione tra persone simili, che possono condividere un “piano comune” per dialogare), possono non solo aiutare i ragazzi in difficoltà di apprendimento ma essere soprattutto capaci di ascolto, accoglienza e buone relazioni (seppur a distanza).
Con compiti@casa, inoltre, gli istituti scolastici di provenienza dei ragazzi diventano a tutti gli effetti soggetti attivi, segnalando gli alunni più adatti e bisognosi di un supporto, attraverso i docenti che, a loro volta, vengono coinvolti in un percorso di formazione e di verifica periodica dell’iniziativa. Anche le famiglie partecipano, attraverso la sottoscrizione di un patto formativo con la scuola di appartenenza.
La terza annualità di compiti@casa
Il progetto compiti@casa in soli tre anni si è trasformato in un intervento programmatico che ha visto crescere velocemente il numero delle scuole partecipanti e ha creato una comunità educante che coinvolge insegnanti, alunni e famiglie delle scuole secondarie di primo grado, professori e studenti universitari per un totale di quasi 500 persone.
Le prime due edizioni del progetto hanno da subito rilevato negli alunni partecipanti un aumento dell’autostima, della fiducia in sé e della partecipazione alle attività di classe e, successivamente, anche un miglioramento nei risultati scolastici.
Nell’anno scolastico 2022/2023 hanno partecipato 9 scuole in 6 città, con 34 docenti in qualità di referenti sul territorio, e 302 studenti. I tutor universitari impegnati nel progetto sono stati 150 per un totale di circa 9.200 ore di tutorato. Ai tutor sono state impartite 1.000 ore di formazione specifica.
Le scuole che hanno aderito a questa terza edizione di “compiti@casa” sono: I.C. Rita Levi Montalcini, I.C. Bellini eI.C. Bottacchi di Novara, I.C. Leonardo da Vinci-Frank di Torino, I.C. Renzo Pezzani di Milano, I.C. Piazza Filattiera 84 di Roma, I.C. Adelaide Ristori e I.C. Radice Sanzio Ammaturo di Napoli e I.C. Renato Guttuso di Palermo.
Fondazione De Agostini è affiancata dal partner sostenitore IGT e, da questa edizione, anche da Fondazione Alberto e Franca Riva, già presente nella città di Napoli con La Scuola del Fare, progetto rivolto ai giovani dai 14 ai 17 anni a rischio dispersione.
Oltre ai tutor dell’Università degli Studi di Torino e dell’Università del Piemonte Orientale – che già avevano aderito alle precedenti edizioni del progetto – da questa edizione, grazie a un accordo di partenariato, compiti@casa è stato aperto anche a studenti del Politecnico di Torino.
L’Università degli Studi di Torino mantiene il ruolo di coordinamento scientifico con la professoressa Marina Marchisio, Professore Ordinario di Matematiche Complementari.
La seconda annualità di compiti@casa
La seconda edizione di compiti@casa, nell’anno scolastico 2021/2022 ha visto raddoppiare i numeri rispetto alla prima: gli alunni coinvolti sono passati da 100 a 200, gli istituti da 3 a 6 e gli studenti universitari che hanno aiutato i ragazzi nello studio pomeridiano 100 (50 per l’area umanistica e 50 per l’area scientifico-matematica) con 6.000 ore di tutorato erogate. Le nuove scuole sono I.C. Bottacchi di Novara, I.C. Piazza Filattiera 84 di Roma e I.C. Adelaide Ristori di Napoli, che si sono aggiunti agli istituti già coinvolti nell’edizione “pilota” dell’iniziativa: I.C. Renzo Pezzani di Milano, I.C. Leonardo da Vinci-Frank di Torino e I.C. Rita Levi Montalcini di Novara.
A partire dalla seconda edizione il progetto è stato sostenuto anche da IGT che ha affiancato Fondazione De Agostini e Università degli Studi di Torino.
Un accordo di partenariato tra l’Università degli Studi di Torino e l’Università del Piemonte Orientale, inoltre, ha aperto da questa annualità anche agli studenti di quest’ultimo ateneo la possibilità di partecipare al progetto come tutor. L’Università degli Studi di Torino riveste il ruolo di coordinamento scientifico con la professoressa Marina Marchisio, Ordinario di Matematiche Complementari, che da anni svolge ricerche nel campo della Digital Education e coordina numerosi progetti di ricerca e didattica sul tema, anche presso il MIUR.
La prima annualità di “compiti@casa”: riscontri e numeri
La prima annualità di compiti@casa ha coinvolto nell’anno scolastico 2020/2021 100 studenti di 3 scuole secondarie di primo grado di Milano, Torino e Novara, 50 tutor dell’Università degli Studi di Torino e 12 docenti, per un totale di 15 settimane e 3.000 ore di tutorato.
A fine percorso gli alunni coinvolti hanno dichiarato che i tutorati sono stati molto utili perché hanno permesso loro di aumentare le proprie conoscenze (24%), di riuscire a partecipare meglio alle lezioni in classe (22%), di avere più fiducia nelle proprie possibilità (20%), di essere maggiormente interessati alle materie (20%) e di sentirsi più autonomi nello studio (11%). L’80% ha, inoltre, manifestato l’interesse a replicare l’esperienza anche nell’anno scolastico 2021-2022. La media dei voti, a fine esperienza, è aumentata significativamente sia nelle materie scientifiche sia in quelle umanistiche, consentendo agli studenti di raggiungere la piena sufficienza. Ottimo il feedback anche da parte delle famiglie degli alunni, il 94,5% delle quali desidererebbe che i propri figli ripetessero l’esperienza anche nel 2022. Grande soddisfazione è stata confermata anche dai tutor, che per l’82% ripeterebbero questa esperienza, e dai docenti che hanno selezionato e accompagnato gli studenti in questo percorso. Gli insegnanti hanno riconosciuto che il 76% degli alunni è migliorato nelle materie scientifiche e l’87% ha avuto miglioramenti nelle materie umanistiche.
Questo progetto aderisce al programma dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, rispondendo all’obiettivo 4. Istruzione di qualità e 10. Ridurre le disuguaglianze.