Percorsi di vita: tra passato, presente e futuro

La famiglia di H. ha deciso per lui: è il primogenito, deve provvedere ai genitori e ai fratelli più piccoli. Deve partire per l’Italia, trovarsi un lavoro e mandare i soldi a casa.

Nel luglio 2022, in Pakistan, inizia il viaggio di tre mesi attraverso Iran e Turchia, poi la “rotta balcanica”, dalla Grecia fino alla Slovenia, e finalmente l’Italia: 5000 km e compagne di viaggio la paura, l’incertezza e tante, tante privazioni… “spostavamo le macchie di petrolio dalle pozzanghere per bere”.

Milano, Stazione Centrale. H. viene intercettato dalle Forze dell’Ordine, segnalato ai servizi per Minori Stranieri Non Accompagnati e inserito in una comunità.

È il mese di ottobre quando per H. si aprono le porte di Cidiesse – Cooperativa di Solidarietà Sociale impegnata nella formazione e nell’inserimento lavorativo di persone in difficoltà – e, insieme a un percorso lavorativo con borsa lavoro, inizia per lui anche una nuova vita.

Ci sono tante cose da imparare: una nuova lingua per arricchire un vocabolario italiano di sole cinquanta parole, relazionarsi e integrarsi con persone di culture differenti, e apprendere i rudimenti del nuovo lavoro. Ma la determinazione non manca a H., che al termine del periodo di borsa lavoro viene assunto dalla Cooperativa.

Ora è in grado di costruire un quadro elettrico in tutte le sue parti e di cablarlo ma, soprattutto, ha raggiunto gli obiettivi formativi Cidiesse: saper fare (lavorativo), saper essere (lavoratore integrato), sapere di sapere (conoscenza delle proprie capacità), saper dire (riuscire a raccontarsi come professionista).

H. impara anche a creare un curriculum, a presentare le candidature online, e a svolgere colloqui presso le aziende, muovendosi con sicurezza sul territorio milanese. Nell’arco di poche settimane arrivano le prime proposte di lavoro e per H., oggi operaio specializzato cablatore quadrista, il viaggio della vita non ha più il sapore delle pozzanghere.

A. è una ragazza italiana con alle spalle una famiglia multiproblematica e disgregata. Viene segnalata a Cidiesse dai Servizi Sociali del Comune di Milano in seguito all’attivazione di una messa alla prova.

L’attività di cablatore quadrista forse non è il lavoro più indicato per lei, perciò la Cooperativa le propone un tirocinio di due mesi. Vuole aiutarla ad acquisire le competenze trasversali indispensabili per trovare la sua identità professionale e aiutarla a superare le sue difficoltà in tema di socialità, relazioni e convivenza in azienda. E poi chissà, potrebbe cominciare anche un percorso di vita autonoma, lontano dalla famiglia che interferisce in maniera negativa nel suo percorso di recupero.

Il desiderio di riscatto di A. è grande: segue con entusiasmo e attenzione la formazione in Cooperativa, le sue competenze tecniche migliorano, anche a livello teorico.

Si conclude positivamente il periodo di messa alla prova e con esso i rapporti con i Servizi Sociali. A. si trova un lavoretto per i mesi estivi, che prosegue anche in autunno, ma desidera completare il suo percorso formativo in Cidiesse.

Lo affronta con motivazione e desiderio di crescita e presto è pronta per cercarsi un vero lavoro che arriva in tempi brevissimi. Un’azienda le propone una prova, per una settimana, e poi la assume.

Oggi A. potrebbe diventare caposquadra all’interno dell’azienda nella quale lavora, per farlo occorre un titolo di studio superiore. Si è iscritta a una scuola serale: vuole fare quel salto di qualità che la porterà a un pieno inserimento sociale e lavorativo, lontano dall’ambiente problematico e negativo in cui è cresciuta.

Ha acceso un mutuo per l’acquisto della sua casa.

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